MESSAGGIO PER I MIEI PICCOLI LETTORI


MESSAGGIO PER I MIEI PICCOLI LETTORI:

Credo che il talento sia in ognuno di noi, bisogna saperlo svegliare, riconoscere ed educare. Nessuno nasce artista, nel senso classico del termine, ma tutti abbiamo qualcosa da raccontare e una personale sensibilità che è indispensabile coltivare fin da piccoli. Il segreto per divertirsi è tirare fuori un pò di coraggio e non essere troppo severi con se stessi.
FIDATEVI!!!!


lunedì 5 maggio 2014

e la storia di Greta continua...........

Con un giorno di ritardo vi racconto un possibile finale per la storia che Greta ha condiviso con noi nel post GRETA RACCONTA...... E' la parte scritta in rosso e anche voi, se vorrete, potrete creare il vostro finale inserendolo nei commenti...

Una notte mentre la signora Sporcelli dormiva,il marito si alzò furtivamente dal letto,portò il bastone da passeggio della moglie nella sua stanza di lavoro e ,incollò un minuscolo tondino di legno sotto la punta del bastone.
In questo modo il bastone diventó più lungo ,ma di poco e,la mattina seguente la signora Maria Sporcelli non se ne accorse.
La notte dopo il signor Artemio Sporcelli incollò un altro minuscolo tondino di legno sotto il bastone.Ogni notte aggiungeva un tondino all'estremitá del bastone e,lentissimamente il bastone della signora Maria diventó sempre piú lungo.
-Quel bastone è troppo lungo per te-le disse un giorno il signor Artemio.
-È vero!!!Deve essersi allungato all'improvviso-disse la signora Maria
-Non dire idiozie!!!!-ribattè il signor Artemio Sporcelli.-Un bastone non si puó allungare!!È fatto in legno secco,no?Il legno secco non può crescere!!!!
-E allora cos'è successo ??- domandò la Signora Sporcelli.
-Non è il bastone ,sei tu che ti stai accorciando!-disse il signor sporcelki ghignando orribilmente.
-No!Non é vero!Non è possibile!!-esclamó Maria Sporcelli.
-Arcipossibile!!!Stai rimpicciolendo rapidamente!!!Ti stai restringendo ad una velocitá pericolosa!!Hai la restringite,ecco che cos'hai !!!La famigerata restringite!!!-
La signora sporcelli si sedette.
Allora il signor Artemio le puntó un dito contro e le gridó:-Lo vedi?!?Sei seduta sulla tua vecchia poltrona e sei talmente rimpicciolita che i tuoi piedi non toccano nemmeno terra!!
La signora Maria si guardò i piedi:il marito aveva ragione!non toccava nemmeno terra!!
Dovete sapere che il signor Artemio oltre ad aggiungere un tondino al bastone faceva altrettanto con la poltrona di sua moglie .
-Naturalmente sai cosa succede quando si ha la restringite?? -disse Artemio
-Che cosa??-chiese la signora Maria terrorizzata
-La testa si restringe e entra nel collo,il collo si restringe e rientra nel busto,il busto si restringe e rientra nelle gambe,le gambe si restringono e rientrano nei piedi.E alla fine della persona non rimangono altre che un paio di scarpe e dei vecchi vestiti che non servono piú a nulla.
-Quanto mi rimane prima di ridurmi a un fagotto di stracci e a un psio di vecchie scarpe??-gemette Maria Sporcelli
Il signor Sporcelli assunse un'aria molto solenne .-A questa velocitá-disse scuotendo tristemente il capo,-direi non piú di dieci o undici giorni.
-Ma non c'é alcun rimedio??Sono disposta a tutto.-gridó maria.
-C'è una sola cura per la restringite:bisogna stirarti!-sestenziò il signor Artemio.FINE
Tratto da GLI SPORCELLI di ROALD DAHL

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La povera signora Maria il giorno dopo iniziò a guardarsi allo specchio dalla  testa ai piedi.. ”com’è possibile che sono affetta da restringite?? Se così fosse  la mia gonna arriverebbe fino a terra- pensava- Stanno già trascorrendo dieci giorni da quando mio marito ha iniziato a parlarmi della mia malattia ma i miei vestiti mi vengono allo stesso modo di prima.

-vuoi vedere che questo è uno degli stupidi scherzi di mio marito?-

 L’ultima volta mi aveva promesso che non  si sarebbe più preso gioco di me e invece sono caduta un’altra volta nella sua trappola.

-Questa volta gliela faccio pagare cara e gli farò togliere il vizio per sempre-.

Così l’astuta signora Sporcelli pensò a quale potesse essere la cosa alla quale il marito poteva tenere di più: senza dubbio il cibo- si disse. E iniziò a cucinargli porzioni sempre più ridotte di minestra e secondi piatti. Il malvagio Mario dapprima non si accorse che il suo piatto era meno pieno del solito ma quando iniziò ad alzarsi da tavola ancora affamato si preoccupò un tantino.

- E’ mai possibile che io abbia tanta fame? Può essere che mi sto ammalando? –

Per di più la bilancia segnava ogni giorno qualche etto in meno e il povero  signor Mario iniziò a preoccuparsi e a non dormire la notte.

La signora Porcelli, che malvagia non era, si accorse che il marito era alquanto preoccupato e decise di porre fine a quello sciocco ma utile scherzo.

Una sera pose sulla tavola ben apparecchiata un vassoio pieno di gustoso tacchino fumante con croccanti patatine ma al marito riservò solo una porzioncina  che sarebbe andata bene solo per un gattino.

Con gli occhi stravolti per la fame e con un filo di voce il signor Mario non credeva a quello che vedeva e disse: “ Maria, perché non ho la mia solita porzione abbondante? Sto morendo di fame….. e il mio piatto è già vuoto prima di iniziare a mangiare.-

-          Oh mio povero Artemio-disse la signora Sporcelli- vuoi vedere che anche questo è un effetto della mia devastante malattia?

-          Quale malattia?- chiese Artemio, avendo ormai dimenticato di portare avanti il suo scherzo cattivo.

-          Ma la restringite, no???

Il povero Artemio non ebbe neanche la forza di replicare e con gli occhi bassi mangiò la sua piccola porzione di tacchino in un solo secondo. Poi la moglie gli si avvicinò facendogli una carezza e gli disse “CHI LA FA L’ASPETTI, caro Artemio, ADESSO LA SMETTERAI DI PRENDERMI SEMPRE IN GIRO? E con amore gli riempì il piatto come faceva prima.

Da quel giorno il signore e la signora Sporcelli andarono d’amore e d’accordo!!!!!!!!



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