MESSAGGIO PER I MIEI PICCOLI LETTORI


MESSAGGIO PER I MIEI PICCOLI LETTORI:

Credo che il talento sia in ognuno di noi, bisogna saperlo svegliare, riconoscere ed educare. Nessuno nasce artista, nel senso classico del termine, ma tutti abbiamo qualcosa da raccontare e una personale sensibilità che è indispensabile coltivare fin da piccoli. Il segreto per divertirsi è tirare fuori un pò di coraggio e non essere troppo severi con se stessi.
FIDATEVI!!!!


giovedì 15 maggio 2014

Il vecchio leone

In un caldo pomeriggio d'estate mi ritrovai a vagare con la fantasia in luoghi sperduti alla ricerca di un nuovo personaggio per il mio nuovo racconto.
Attraversai i cieli ma gli uccellini riposavano nei loro nidi e non avevano voglia di ispirare i miei racconti; attraversai il mare ma trovai solo pesci intenti a sfuggire ad un grosso amo e non avevano tempo per ascoltarmi. Mi ritrovai persino in una grande città piena di monumenti ma fastidiose mosche mi ronzavano intorno e non mi consentivano di concentrarmi.
Così decisi di andare lontano, ma tanto lontano. Sapete dove?
Mi ritrovai in una grande foresta africana a due passi dal più temibile degli animali. Il re della foresta. Avevo davanti a me un bellissimo esemplare di leone africano.....o per meglio dire quello che un tempo doveva essere stato un bellissimo esemplare di leone.
Adesso se ne stava mogio mogio a sonnecchiare, ogni tanto apriva un occhio per guardarmi e con un breve lamento, ben lontano dal feroce ruggito cui siamo abituati a pensare quando si parla di leone, pensava persino di farmi paura.


LA STORIA CONTINUA...... O POTRESTI CONTINUARLA TU SE VUOI!!!!!!!

SCRIVI LA TUA STORIA DEL LEONE TRA I COMMENTI E FALLA DIVENTARE LA NOSTRA STORIA.....

mercoledì 14 maggio 2014

Torna: "inventiamo una storia..."








Ciao ragazze!!!!Ieri le mie bimbe mi hanno fatto fare un gioco: hanno scritto su dei foglietti alcuni nomi di personaggi. Poi ad occhi chiusi ognuno di noi ne ha scelto uno. Io ho estratto il foglio con su scritto:"FATA";  Ale quello con scritto: "BABY SITTER"; Marty quello con scritto:"PRINCIPESSA" e papà quello con scritto:"LADRO". Poi ognuno ha impersonato il suo ruolo e siamo diventati attori per un pomeriggio!!!! Ne è venuta fuori una bella scenetta nella quale il ladro vuole rubare il bracciale alla piccola principessa allora la baby sitter chiama in aiuto una sua amica fata che trasforma il ladro in un ranocchio!!!!! CHE DIVERTIMENTO....
Allora mi sono detta: perchè non facciamo lo stesso gioco io e le mie amiche del blog? Così ho pensato di scegliere qualche personaggio e inventare insieme una storia che ha come protagonisti questi personaggi:

- MERCANTE
- CANE
- MANTELLO
- RAGAZZO
- CORONA
- REGINA

Ci riusciremo????? Vediamo chi comincia!!!!!  Wao , già mi diverto solo a immaginarvi mentre vi concentrate con le faccine serie!!!! Buon divertimento

INIZIO IO:


Ricordate la favola della lampada di Aladino? Quella in cui bastava strofinare la lampada magica e usciva il mago per esaudire i desideri del suo padrone? Ecco, è proprio da questa favola che voglio prendere spunto per questo nuovo racconto.

Ci troviamo in una di quelle stradine strette di una cittadina araba. Al mattino presto già si confondono i colori e gli odori dei mille prodotti esposti nelle bancarelle ambulanti e provenienti da chissà quale paese straniero. Basta voltare ogni angolo della strada e a gomitate farsi avanti tra la folla per acquistare un po’ di frutta, o qualche spezia profumata o qualche stoffa proveniente dall’Oriente.
Immaginate che, seduto sui gradini di una casa dalle mura bianche ci sia un bambino di quelli che a guardarlo già si capisce che si tratta di un tipetto scaltro. Sarà per i capelli arruffati e disordinati, sarà per lo sguardo sveglio o per il corpo esile e snodato nei movimenti.

Ora immaginate che ogni mattina questo giovanotto si diverta a rubacchiare dai banconi oggetti di tutti i tipi per poi rivenderli ai compagni a caro prezzo .

Infine immaginate che un bel giorno caldo e afoso lo sguardo del ragazzo incontri quello attento e sconosciuto di un mercante mai visto prima in quella città. E’ un incontro di sguardi rapido ma intenso. Tra la folla i neri occhi del ragazzo incontrano per un breve istante quelli azzurri, indimenticabili, del forestiero. Il ragazzo rimane attratto e allo stesso tempo turbato dalla presenza di quell’uomo sconosciuto che, improvvisamente, sparisce con la stessa rapidità con la quale era comparso.
Passa qualche giorno e sotto un turbante colorato con le sfumature del colore arancione il ragazzo riconosce gli stessi occhi azzurri di quello strano individuo. Lo vede da lontano mentre scambia una valigia scura con altri due individui....


CONTINUATE VOI....

COSA POTREBBE ESSERCI NELLA VALIGIA???

COME POTRA' IL RAGAZZO RUBARE LA VALIGIA SENZA ESSERE VISTO??

OPPURE SARA' SCOPERTO MENTRE TENTA DI RUBARLA E INIZIERA' UN FOLLE INSEGUIMENTO????

- MANCANO ANCORA LE PAROLE "REGINA, CORONA, MANTELLO, CANE"

lunedì 5 maggio 2014

e la storia di Greta continua...........

Con un giorno di ritardo vi racconto un possibile finale per la storia che Greta ha condiviso con noi nel post GRETA RACCONTA...... E' la parte scritta in rosso e anche voi, se vorrete, potrete creare il vostro finale inserendolo nei commenti...

Una notte mentre la signora Sporcelli dormiva,il marito si alzò furtivamente dal letto,portò il bastone da passeggio della moglie nella sua stanza di lavoro e ,incollò un minuscolo tondino di legno sotto la punta del bastone.
In questo modo il bastone diventó più lungo ,ma di poco e,la mattina seguente la signora Maria Sporcelli non se ne accorse.
La notte dopo il signor Artemio Sporcelli incollò un altro minuscolo tondino di legno sotto il bastone.Ogni notte aggiungeva un tondino all'estremitá del bastone e,lentissimamente il bastone della signora Maria diventó sempre piú lungo.
-Quel bastone è troppo lungo per te-le disse un giorno il signor Artemio.
-È vero!!!Deve essersi allungato all'improvviso-disse la signora Maria
-Non dire idiozie!!!!-ribattè il signor Artemio Sporcelli.-Un bastone non si puó allungare!!È fatto in legno secco,no?Il legno secco non può crescere!!!!
-E allora cos'è successo ??- domandò la Signora Sporcelli.
-Non è il bastone ,sei tu che ti stai accorciando!-disse il signor sporcelki ghignando orribilmente.
-No!Non é vero!Non è possibile!!-esclamó Maria Sporcelli.
-Arcipossibile!!!Stai rimpicciolendo rapidamente!!!Ti stai restringendo ad una velocitá pericolosa!!Hai la restringite,ecco che cos'hai !!!La famigerata restringite!!!-
La signora sporcelli si sedette.
Allora il signor Artemio le puntó un dito contro e le gridó:-Lo vedi?!?Sei seduta sulla tua vecchia poltrona e sei talmente rimpicciolita che i tuoi piedi non toccano nemmeno terra!!
La signora Maria si guardò i piedi:il marito aveva ragione!non toccava nemmeno terra!!
Dovete sapere che il signor Artemio oltre ad aggiungere un tondino al bastone faceva altrettanto con la poltrona di sua moglie .
-Naturalmente sai cosa succede quando si ha la restringite?? -disse Artemio
-Che cosa??-chiese la signora Maria terrorizzata
-La testa si restringe e entra nel collo,il collo si restringe e rientra nel busto,il busto si restringe e rientra nelle gambe,le gambe si restringono e rientrano nei piedi.E alla fine della persona non rimangono altre che un paio di scarpe e dei vecchi vestiti che non servono piú a nulla.
-Quanto mi rimane prima di ridurmi a un fagotto di stracci e a un psio di vecchie scarpe??-gemette Maria Sporcelli
Il signor Sporcelli assunse un'aria molto solenne .-A questa velocitá-disse scuotendo tristemente il capo,-direi non piú di dieci o undici giorni.
-Ma non c'é alcun rimedio??Sono disposta a tutto.-gridó maria.
-C'è una sola cura per la restringite:bisogna stirarti!-sestenziò il signor Artemio.FINE
Tratto da GLI SPORCELLI di ROALD DAHL

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La povera signora Maria il giorno dopo iniziò a guardarsi allo specchio dalla  testa ai piedi.. ”com’è possibile che sono affetta da restringite?? Se così fosse  la mia gonna arriverebbe fino a terra- pensava- Stanno già trascorrendo dieci giorni da quando mio marito ha iniziato a parlarmi della mia malattia ma i miei vestiti mi vengono allo stesso modo di prima.

-vuoi vedere che questo è uno degli stupidi scherzi di mio marito?-

 L’ultima volta mi aveva promesso che non  si sarebbe più preso gioco di me e invece sono caduta un’altra volta nella sua trappola.

-Questa volta gliela faccio pagare cara e gli farò togliere il vizio per sempre-.

Così l’astuta signora Sporcelli pensò a quale potesse essere la cosa alla quale il marito poteva tenere di più: senza dubbio il cibo- si disse. E iniziò a cucinargli porzioni sempre più ridotte di minestra e secondi piatti. Il malvagio Mario dapprima non si accorse che il suo piatto era meno pieno del solito ma quando iniziò ad alzarsi da tavola ancora affamato si preoccupò un tantino.

- E’ mai possibile che io abbia tanta fame? Può essere che mi sto ammalando? –

Per di più la bilancia segnava ogni giorno qualche etto in meno e il povero  signor Mario iniziò a preoccuparsi e a non dormire la notte.

La signora Porcelli, che malvagia non era, si accorse che il marito era alquanto preoccupato e decise di porre fine a quello sciocco ma utile scherzo.

Una sera pose sulla tavola ben apparecchiata un vassoio pieno di gustoso tacchino fumante con croccanti patatine ma al marito riservò solo una porzioncina  che sarebbe andata bene solo per un gattino.

Con gli occhi stravolti per la fame e con un filo di voce il signor Mario non credeva a quello che vedeva e disse: “ Maria, perché non ho la mia solita porzione abbondante? Sto morendo di fame….. e il mio piatto è già vuoto prima di iniziare a mangiare.-

-          Oh mio povero Artemio-disse la signora Sporcelli- vuoi vedere che anche questo è un effetto della mia devastante malattia?

-          Quale malattia?- chiese Artemio, avendo ormai dimenticato di portare avanti il suo scherzo cattivo.

-          Ma la restringite, no???

Il povero Artemio non ebbe neanche la forza di replicare e con gli occhi bassi mangiò la sua piccola porzione di tacchino in un solo secondo. Poi la moglie gli si avvicinò facendogli una carezza e gli disse “CHI LA FA L’ASPETTI, caro Artemio, ADESSO LA SMETTERAI DI PRENDERMI SEMPRE IN GIRO? E con amore gli riempì il piatto come faceva prima.

Da quel giorno il signore e la signora Sporcelli andarono d’amore e d’accordo!!!!!!!!