MESSAGGIO PER I MIEI PICCOLI LETTORI


MESSAGGIO PER I MIEI PICCOLI LETTORI:

Credo che il talento sia in ognuno di noi, bisogna saperlo svegliare, riconoscere ed educare. Nessuno nasce artista, nel senso classico del termine, ma tutti abbiamo qualcosa da raccontare e una personale sensibilità che è indispensabile coltivare fin da piccoli. Il segreto per divertirsi è tirare fuori un pò di coraggio e non essere troppo severi con se stessi.
FIDATEVI!!!!


martedì 29 ottobre 2013

I nostri brevi racconti

Ciao a tutti!!!!!!!!!!!

Adesso abbiamo uno spazio interamente dedicato ai racconti scritti dai nostri bravissimi scrittori in
erba!!!!!!!!!! Chiunque abbia voglia di scrivere un piccolo racconto e pubblicarlo tra le nostre pagine può farlo in questo post!!!!! scrivete la vostra storia nei commenti ed io la pubblicherò, certa che a tutti i piccoli lettori del mio blog farà piacere leggere qualcosa di nuovo!!!!!
Se, invece, qualcuno di voi ha ancora qualche dubbio su come portare avanti la sua passione di scrittore provate a leggere qualche consiglio utile nel link che troverete qui sotto:
http://www.libreriamo.it/a/6092/aspiranti-scrittori-ecco-i-5-buoni-consigli-per-il-2014.aspx

Intanto, inauguro questa nuova sezione con il racconto di Marta sull'autunno. La storia di una ragazza che amava l'estate, il mare e i colori vivaci ma........... scopre di essere affascinata anche dai colori tenui e
un po' più caldi dell'autunno... Da un suo dialogo con la cara nonna la ragazza riscopre l'importanza
di questa fresca e un po' malinconica stagione. BUONA LETTURA!!!

                                              NON C'E' ESTATE SENZA AUTUNNO


Giulia amava l'estate. Adorava il cielo blu, l'odore del mare, le immersioni con maschera e pinne, i raggi del sole sulla pelle. Purtroppo durava poco, troppo poco per i suoi gusti. E ricominciò la scuola. Il cielo si scurì. Il sole fu coperto dalle nuvole. Gli alberi si spogliarono. Le giornate divennero più corte. Cominciò a far freddo. La mamma di Giulia posò costumi e maschera e uscì dall'armadio i maglioni, le sciarpe e i cappelli. Quando Giulia andava a scuola, il suo passaggio era accompagnato dallo scricchiolio delle foglie sotto i suoi piedi. E pensava. Pensava al mare, pensava al caldo. In quei giorni di freddo decise che il suo lavoro sarebbe stato la biologa marina. "Mi occuperò sempre di mare e di pesci, sarà fantastico", pensava. A novembre arrivò il suo decimo compleanno. La nonna le fece un regalo fantastico: una macchina fotografica subacquea. "Così farai tante fotografie per documentare le tue ricerche" le disse, i grandi occhi azzurri sorridenti. Giulia non vedeva l'ora tornasse l'estate; però cominciò ad appassionarsi anche all'autunno. Questa soffice stagione, così piena di malinconia. Dell'autunno le piacevano soprattutto i colori: rosso, arancio, marrone, giallo. Erano i suoi colori preferiti. Cominciò a vestirsi ogni giorno così, e quando una foglia le cadeva sul naso si divertiva a dire che avevano gli stessi colori e che anche lei era una foglia. Cominciò a collezionarle in un grande album rosso. A volte però continuava a pensare al mare. Un giorno ne parlò alla nonna. "Nonna, sai, mi piace tanto l'autunno, con i suoi colori e le sue temperature miti. A volte però ripenso all'estate e provo tanta nostalgia." La nonna se la mise in grembo e sorridendo le rispose: "Giulia, pensa se non ci fosse l'autunno. Le foglie non ricrescerebbero, perchè non sarebbero mai cadute. I fiori in primavera non fiorirebbero, perchè non sarebbero mai appassiti. Non ti accorgeresti che i colori diventano più vivaci, perchè non si sarebbero mai spenti. Ti accorgi di quanto tieni a qualcosa solo quando la perdi. Questa stagione, che ha anch'essa un fascino davvero particolare, ci permette di capire quanto sono grandi le bellezze dell'estate."

MARTA

Anche le storie di Greta sono molto originali!! Sono storie di ragazze intraprendenti, che coltivano i propri sogni; sono storie di regine  e principesse e .... non mancano mai i loro piccoli amici animali!!!!!!!!!! BUONA LETTURA!!!!!!!                                   

                                                    LA FAMIGLIA DI LEXY


C'era una volta una bambina di nome Lexi.
lexi era bionda con degli occhi azzurri come il cielo.
Lexi adorava la primavera, le piaceva vedere i parchi pieni di fiori, le piaceva sentire il vento che le accarezzava la faccia, adorava poi vedere il ritorno delle rondini, Lexi infatti appena poteva correva subito al parco,o per fare un picnic, o per giocare a palla con hope, la sua cagnolina.
Lexi era molto brava a fare quasi tutte le cose e, soprattutto a capire gli animali, aveva un legame speciale con quasi tutte le creature che incontrava .
La famiglia di Lexi era composta da 10 persone:
-lei
-sua madre Janet
-sua nonna Lidia
-le sue tre sorelle maggiori(gemelle):Caroline,Beth e Roxi
-la sua gemella Rif
-le sue tre sorelline minori(anche loro gemelle):Catline, Marie e Julie .
Lexi e la sua famiglia abitavano in una casetta in mezzo al bosco, l'aveva costruita il padre di Lexi come rifugio dalle guardie di sua maestà la regina Brigit ,dovete sapere che la regina ,da quando la famiglia di lexi era andata ad abitare in britannia si era convinta che fossero una famiglia di ladri, il che non era affatto vero ,ma non c'era stato modo di farle cambiare idea, così il padre aveva costruito tra la chioma dell'albero + alto della foresta questa casetta e c'erano andati ad abitare:
la regina era convinta che, per continuare a regnare, doveva tenere sotto controllo tutto il territorio a lei affidato e, così una volta ogni 4 mesi girava per tutto il paese, stavo dicendo, quella volta Lexi , Beth, Rif, Carolinedo, roxi, nonna Lidia ,Catline, marie e julie e mamma janet erano ancora a letto e il padre delle ragazze era nel sottobosco a cercare more, mirtilli e lamponi per la colazione.
Dopo aver preso una bella quantità di frutta, il padre tornò alla casetta e trovò le ragazze intente a  fare le valigie perché si dovevano trasferire in Italia, in Sicilia, ad aiutare la nonna pina ,visto che non stava tanto bene .
lexi e le sue sorelle erano molto tristi di dover cambiare di nuovo città, ma non ci potevano fare niente. Una volta arrivate in Sicilia le ragazze conobbero altre fantastiche amiche . Alessandra Castelli, Martina Castelli ,Marta, Lilia , Silvia Triolo e Greta Marcon.2

GRETA

                                    

                                       SASHA E LA RACCOLTA DELLA SABBIA


"Su sabbioso,un micropianeta attorno alla luna, viveva una principessina insieme alla sua famiglia ,questa Principessina del Deserto si chiamava Sasha .
Sasha adorava andare in spiaggia ,raccogliere conchiglie e coralli, sassolini rotondi ,gialli, rossi verdi e blu, ne aveva un'intera collezione ,ma la cosa che più affascinava Sasha era proprio la sabbia.
Dovete sapere che i genitori di Sasha(il re Uruk re del Deserto e la regina Violetta la regina dei coralli e delle stelle marine violette)adoravano partire alla ricerca delle ricchezze naturali più importanti al mondo e ,era proprio così che a Sasha era venuta la passione per la sabbia. In ogni posto che visitavano Sasha correva in riva al mare e racchiudeva in un barattolino di vetro soffiato oro e rosso la sabbia ,che ,al ritorno sarebbe stata appesa come gingillino al diario di viaggio di Sasha.  Ormai ne aveva tantissimi ,ma ,come ricordava sempre e a chiunque, in ogni oggetto viene custodito un ricordo, ogni oggetto ha una storia da raccontare ....                                                                             

GRETA

Per continuare, ecco la storia di Alessandra... brevissima storia ispirata al Natale che...dà speranza a tutti i bravi bambini di vedere realizzato il proprio piccolo desiderio per il prossimo Natale! BUONA LETTURA!!!!!!
 
DOMANI E' NATALE........ 
 
 
Martina aspettava con ansia il Natale. La notte non riusciva a dormire e non faceva altro che pensare all' arrivo di Babbo Natale. Per un momento Martina si chiese come facesse Babbo Natale a portare così tanti regali in una sola notte, ma solo quando si rese conto di quanto era stata buona per tutto l'anno, si addormentò profondamente. Il mattino seguente Martina si svegliò e iniziò a gridare per tutto il corridoio del palazzo: "è Natale!!" "è Natale". Tutti si svegliarono e uscirono dalla propria casa cantando e ballando, così lei corse giù al piano terra dove c'era un albero grandissimo con sotto tanti pacchetti con sopra scritto il nome di ogni bambino abitante nel palazzo. Lei capì, quindi, che aveva fatto bene a comportarsi come una brava bambina e gioì perchè una nuova giornata l'aspettava.  ALESSANDRA 
 
In questi giorni Alessandra mi ha ancora sorpresa per avere pubblicato sul nostro blog questa storia che ci aiuta a capire che a volte siamo troppo presuntuosi e sicuri di noi e rischiamo di fare brutte figure: prima di accettare una sfida dobbiamo valutare se è alla nostra altezza..... ;-) e come sempre BUONA LETTURA
 
 
IL CANE PRESUNTUOSO

"Per caso mi stai sfidando???  Pensi che non lo sappia fare???"
Dissi io con aria minacciosa e sicura.
Aspettate, dimenticavo: io sono il cagnolino Billi e vi racconterò perché ho detto questa frase...
Era una giornata calda, del resto come tutte le altre e come sempre ero al bar a prendere un drink con i miei amici Milù, Osvaldo, Pippo e Bau. Facevamo scommesse e gare in continuazione.
" Facciamo che chi arriva prima al parco  prende una ciotola di croccantini!!"
Io mangiavo solo carne rubata in carnezzeria ma ho sempre sognato di mangiare croccantini!!
Accettammo tutti la sfida.
Come al solito vinsi io... Ma poi proposi che chi avrebbe preso prima la palla ne avrebbe vinto un' altra. Pippo fece l' arbitro:" Osvaldo corre per prendere la palla, ma... guardate chi arriva, arriva Billi che lo supera prendendo la palla e i croccantini!!" diceva ridacchiando.
Mentre passeggiavo fiero tra la gente che mi reclamava, vidi un gatto che disse: "Visto che ti piace tanto fare le gare, perché non facciamo che chi salta su un muretto di 1 metro con sotto un fiume immenso vince e chi cade nel fiume perde!"
Io sicuro di vincere dissi:" Ma dai, tu sei solo un gatto!!" "Razzista" ribattè lui. "Per caso mi stai sfidando?? Pensi che non lo sappia fare???
Accettai la sfida ma alla fine caddi io nel fiume... Ricordo ancora la mia delusione...
"Ciao ciao" disse ridacchiando il gatto.
 
 

sabato 19 ottobre 2013

L'autunno....................

ciao amiche!!!!!!!!!!!! come state? il 21 settembre è arrivato l'autunno ma..... noi, qui in sicilia, continuiamo a indossare le maniche corte, le scarpe aperte  etc come se fosse estate!!!!! Mia sorella che vive in Svezia mi dice che ieri è arrivata la prima neve da loro! E voi? com'è il tempo nelle varie parti d'Italia da cui ci leggete???
e per non stancarci mai di scrivere perché non raccontiamo a tutti una bella storia sull'autunno??? oppure se ci date il titolo di una filastrocca o di una favola che abbia come riferimento l'autunno saremo felici di condividerla con voi. GRAZIE A TUTTI per la vostra collaborazione!

domenica 13 ottobre 2013

Qual è l'ultimo libro che hai letto??

Da più di cento giorni non aggiorno l'elenco dei libri letti (sulla destra del blog)! E' il momento di

rinnovarlo... ma ho bisogno del vostro aiuto per cercare di inserire libri che piacciano a tanti. Un po'

come la storia della gabbianella che in questo momento sembra il più letto tra quelli proposti....

Scrivete il titolo dell'ultimo libro che avete letto nel commento a questo post. Se avete problemi nel

collegarvi o nell'inserire i commenti fatemelo sapere, anche tramite posta, al mio indirizzo:

laura.ram@hotmail.it


A proposito, avete trovato nelle librerie il nuovo libro di LUIS SEPULVEDA?????? E già: il grande

Sepulveda entra ancora nelle nostre case con il libro "STORIA DI UNA LUMACA CHE SCOPRI'

L'IMPORTANZA DELLA LENTEZZA" da settembre nelle librerie.....guardate qui:

http://www.youtube.com/watch?v=qm0DWScZA2M

Lo comprerò questo mese tra i libri da leggere insieme alla mia Marty. Chi lo vuole leggere me lo

dica che glielo passo dopo averlo finito!!!!!!!!!




Nel frattempo, vi propongo il libro che la maestra di Alessandra ha scelto come libro di narrativa per quest'anno e

che consiglio a tutti, grandi e meno grandi: IO SONO MALALA   











( Valle dello Swat, Pakistan, 9 ottobre 2012, ore dodici. La scuola è finita, e Malala insieme alle sue compagne è sul vecchio bus che la riporta a casa. All'improvviso un uomo sale a bordo e spara tre proiettili, colpendola in pieno volto e lasciandola in fin di vita. Malala ha appena quindici anni, ma per i talebani è colpevole di aver gridato al mondo sin da piccola il suo desiderio di leggere e studiare. Per questo deve morire. Ma Malala non muore: la sua guarigione miracolosa sarà l'inizio di un viaggio straordinario dalla remota valle in cui è nata fino all'assemblea generale delle Nazioni Unite. Oggi Malala è il simbolo universale delle donne che combattono per il diritto alla cultura e al sapere, ed è stata la più giovane candidata di sempre al Premio Nobel per la Pace. Questo libro è la storia vera e avvincente come un romanzo della sua vita coraggiosa, un inno alla tolleranza e al diritto all'educazione di tutti i bambini, il racconto appassionato di una voce capace di cambiare il mondo.

Malala Yousafzai all'età di undici anni comincia a scrivere della vita sotto i talebani su un blog in urdu della BBC. Nel 2011 come riconoscimento per il suo coraggio e il suo impegno in favore dei diritti delle donne riceve il Pakistan's National Youth Peace Prize. Dopo l'attentato subito nell'ottobre 2012, continua la sua campagna universale per il diritto all'istruzione attraverso il Malala Fund, organizzazione non profit che raccoglie fondi da dedicare a progetti educativi in tutto il mondo. Di recente assegnazione il prestigioso premio "Ambasciatore di coscienza" di Amnesty International, consegnatole da Bono Vox, leader degli U2, a Dublino.)

TRATTO DA http://www.qlibri.it/narrativa-straniera/romanzi-autobiografici/io-sono-malala/
                                          



  



sabato 5 ottobre 2013

ETOR..............

Carissimi, torno a scrivere per condividere con voi il progetto "RACCONTAMI ETOR"....
Si tratta di un concorso letterario che ha uno scopo davvero unico: pubblicare un racconto che contribuisca a riempire la nuova biblioteca di Lampedusa.
I fatti successi negli ultimi giorni nella sfortunata isola sono un motivo in più per concentrarmi e scrivere un nuovo racconto che possa regalare a tutti i bambini ospiti delle comunità di Lampedusa qualche attimo di serenità sfogliando poche pagine di un libro.

Ma non è affatto facile. Proprio perché non riesco ad immedesimarmi in loro. Io, seduta comoda al mio pc,  non so capire come si vive quando davanti ai propri occhi c'è l'immagine della distruzione e si è perso tutto in pochi attimi.


Mi chiedo:" cosa vorrebbe leggere un bambino che in pochi attimi ha perso tutto?"
"quale storia potrebbe regalare a questi poveri angeli un breve momento di serenità?"
"Come posso portare la loro mente fuori dall' inferno, seppure per pochi minuti??

No,  non è facile!!!

Cosa ne pensate  voi??

Vi copio il link che descrive il concorso. Chissà che a qualcuno di voi non venga in mente qualche idea originale per aiutare questi nostri sfortunati amici !!!!!???????? Ognuno scriva la sua storia  o proponga una trama.

Abbiamo tempo fino al 12 novembre!!!!

Ecco il link:  http://www.etor.it/concorso.html

domenica 29 settembre 2013

Il mio primo concorso .......

Amici sono felice di rendervi partecipe della mia prima vera esperienza da "scrittrice".....

Non so quanti di voi abbiano già vissuto questa meravigliosa esperienza. Ma se qualcuno ha avuto questa fortuna potrà capire il mio stato d'animo...
Prima la gioia nel vedere il proprio nome, tra tanti altri, che hanno superato la prima selezione; poi la felicità di condividere questo momento con chi ha visto nascere il racconto quando ancora non aveva né un titolo, né un personaggio; poi lo stupore nel ricevere tanta solidarietà dagli amici; poi, ancora, vedere il proprio racconto tra i primi nella classifica delle scelte!!!!!!!!! Anche se la mia avventura dovesse finire qui, devo ringraziare tutti coloro che mi hanno dato la possibilità di vivere queste emozioni mai provate. E' bella l'amicizia, è bella la solidarietà, è bello condividere un sogno............ e' bello vivere!!!!!!!!!!!!
Chissà come sarebbe essere la prima in assoluto    ;-)     
Proviamo a rendere reale anche questo sogno!!! ma per riuscirci ho bisogno di tutti voi: votate ancora per le prossime due settimane cliccando sul link che vedete più sotto e non dimenticate di coinvolgere amici, parenti e compagni di scuola.....






http://www.illustramente.it/ilfaro/i-racconti-del-faro-laura-triolo/


sabato 28 settembre 2013

Buon compleanno, Alema telli!!!!!!!!!

Auguri Alema, perché si realizzino tutti i tuoi sogni....... e perché il suono dei tuoi racconti arrivi alle orecchie di tutti i bambini....!!!!
kiss



sabato 21 settembre 2013

Bentornati!!!!!

Ciao piccoli e grandi amici!!! Come state??? Avete trascorso delle vacanze serene e allegre??? Non so voi, ma io mi sono rilassata un bel po' e mi sento in gran forma.... Sarà perché settembre per me è il mese più bello dell'anno, forse perché è il mio mese, quello in cui compio gli anni....
Voi avete accettato il mio consiglio per le vacanze??? Avete riempito il vostro "quaderno dello scrittore" con le vostre esperienze e impressioni? Perché tra qualche giorno vi interrogherò.....   ;-)
cominciate a preparare una bozza di un piccolo raccontino sulle vacanze e poi sceglierò il giorno in cui dovrete renderlo pubblico sul blog... Vi darò un voto, tanto per divertirci un po' insieme!!!!!   Ditemi se siete pronti per questa prima avventura dell'anno!!!!



p.s. cerchiamo di coinvolgere più amici possibili... aiutiamo tutti i compagni che volessero seguire il blog a collegarsi e ad iscriversi così ci divertiamo di più! Per esempio ci servirebbe un primo maschietto che ci dia qualche idea per creare un post tutto al maschile...spargete la voce!!!
CIAO E BUON ANNO SCOLASTICO A TUTTI!!!

Nel frattempo volevo farvi una domanda: CHE COSA E', SECONDO VOI, IL BULLISMO?????? Mi piacerebbe affrontare con voi questo argomento perché penso che sia uno di quei mali di cui fa bene parlare ..... perché parlarne è il modo migliore di combatterlo!!!!!!! Siete d'accordo???

Ne parleremo in un post apposito e spero che qualche lettore abbia il coraggio di raccontarci qualche esperienza che ha vissuto in prima persona o come spettatore. Questo ci sarebbe utile per aiutare tutti a capire meglio di cosa si tratta e potere così affrontare con decisione il problema.

sabato 6 luglio 2013

Buone vacanze a tutti!!!!

Ciao cari amici, auguro a tutti voi delle divertenti e riposanti vacanze!!!!!!!!!!!
Ricordate di fare riposare la vostra mente ma........ continuate a mantenerla attiva.
Per esempio potreste farvi comprare dalla mamma un piccolo quadernetto dove appuntare i vostri brevi pensieri.
Dopo le vacanze, a settembre, vi aspetto con un piccolo concorso.
Vi anticipo che vincerà chi scriverà la storiella più interessante e originale sull'estate!!!!! Prendete spunto da tutto ciò che vi accade durante le vostre lunghe giornate.
Vi abbraccio con tanto affetto!!!
Laura..

venerdì 24 maggio 2013

Avvisi e prossimi impegni

Ragazzi, ce l'ho fatta!!!!! In una mezz'oretta ho finito la storia "non voglio andare a scuola". Il mio prossimo impegno sarà quello di scriverne il seguito: vi racconterò come visse il nostro amico nel pianeta di Facilonia.. Siete curiose?????????
A presto e buona settimana a tutti....
kiss

P.S.  Marta e Greta ve la sentite di scrivere insieme una storiella???? a pezzetti. Ognuno di voi nel commento aggiunge un pezzo alla storia dell'altra e io alla fine unisco i vari pezzi nel post.... che ne dite?????  il divertimento è garantito......dai, coraggio!!!! Ormai ci conosciamo bene!!!!

sabato 18 maggio 2013

L' amicizia







Ciao amiche vi ho dato un po' di tempo per scrivermi il nome della vostra migliore amica perché vorrei creare l'angolo dell'amicizia. Dare il loro nome è stato un modo per presentare a tutti i lettori la vostra o il vostro migliore amico. (l'avete fatto sul post INDOVINA INDOVINELLO)
Adesso che li conosciamo sarebbe carino che ogni tanto ognuna di voi ci scrivesse qualche riga per raccontarci un momento particolare trascorso con lei/lui. A volte, infatti, dall'esperienza degli altri si impara qualcosa di utile.

Per esempio vi voglio raccontare questo sulla mia migliore amica Lilia.
Dovete sapere che vicino al mio ufficio c'è un barbone che quasi tutti i giorni si sdraia davanti le nostre vetrine e sta li fermo a guardare la gente che passa. Non da fastidio a nessuno e neanche chiede l'elemosina. Da un po' di tempo,  tutte  le mattine, quando entravo in ufficio vedevo che lui mangiava una gustosa pizzetta. Dentro di me pensavo: guarda un po'... chissà dove ha trovato i soldi per comprare da mangiare ?! Però tiravo dritto verso l'entrata del mio ufficio e facevo finta di non vederlo. Un po' per paura, un po' per discrezione.
Un giorno, parlando con la mia grande amica-collega Lilia le dissi: "hai visto che fortuna che ha il nostro amico lì fuori, ha trovato da mangiare" E Lilia mi ha risposto: certo, ha trovato me... sono io che mi sono fermata a parlargli e dopo avere sentito la sua storia triste ho deciso di comprare anche per lui la pizzetta che compro per me"!!!!!!!!!!!!   E brava la mia amica Lilietta!!! Da quel giorno mi sento sempre di più in colpa quando passo davanti  a lui e tiro dritto, un po' per paura un po' per discrezione!!!!!

baci a tutte...








Un messaggio di amicizia è inviato dai fiori di Acacia, di Glicine, dalla pianta dell’Amaranto, dall’Agave e dal Cedro bianco, mentre la Gerbera è uno dei più radiosi per esprimerla, soprattutto se è riferita a un’appartenente al sesso femminile. Un mazzo di Garofani rosa raffigura in maniera eloquente l'importanza di questo sentimento, insieme al senso di apprezzamento e ammirazione. Con il Non-ti-scordar-di-me si ricorda all’amico che lo si racchiude nel cuore.

leggi ancora su: Fiori dell'amicizia - Fiori - significato dei fiori http://www.giardinaggio.net/fiori/significato-dei-fiori/fiori-dell-amicizia.asp#ixzz2TepqMmXN

domenica 14 aprile 2013

Guarda che bello!!!!

Come suggerito dalla nostra amica Marta voglio dare spazio a una delle cose più belle da guardare in tv: i documentari!!!! Per conoscere quello che succede nel resto del mondo con un semplice click!
Come ha fatto Marta tutti voi potrete proporre i link dei documentari che preferite e io poi li inserirò nel testo perché tutti li possano vedere !!!!

Ecco quello che ci ha proposto Marta.

http://it.bing.com/videos/search?q=nene'+e+margherita&qpvt=nene%27+e+margherita&FORM=VDRE

venerdì 12 aprile 2013

Giochiamo insieme

Per rilassarci e giocare insieme ho creato la "pagina del passatempo". Iniziamo con i giochi più facili come questo: nelle righe seguenti ho nascosto dieci parole, vediamo chi le trova prima...




iebcuvbgkulibrocneiwvhgrpoesiajkncirhvgreuvfinehgygytfvraccontohugyftdrdgiocoguewgyrfgstoriahfn
dfgcbfgegfantasiauitrhgjhgbkhuiniziohgffcgfxbgxngfcinsiemehihgyftdshgvufavolanghvfgcgfxbg




20 APRILE 2013


Ciao piccole e grandi amiche siete davvero troppo brave e veloci nel risolvere i  quiz e gli indovinelli. questa settimana vi propongo tre rebus. Mi raccomando, non è ammesso l'aiuto dei genitori..... ;) 









E.........................BUON DIVERTIMENTO!!!!!!!!!!!!!!



sabato 18 maggio






 





   
 
 
 
 

lunedì 8 aprile 2013

Non voglio andare a scuola

Soltanto chi è un bambino, come me, può capire quanto sia difficile ogni mattina alzarsi presto per andare a scuola!
La mia scuola non è tanto vicina al luogo in cui abito. Dista qualche km. Per questo motivo la mia sveglia suona sempre alle 6:30. Io odio la mia sveglia.....Ho provato a cambiarne una decina; ho cambiato suoneria nel tentativo di rendere più gradevole il momento del DRIIIINNNN.. La mamma mi ha comprato quella a forma di spongebob, quella con le lancette a forma di ragnatele di Spiderman, e per finire quella a forma di pallone che proietta la luce sul soffitto. Ma, fino ad oggi, non ho ancora trovato quella che riesce a darmi la giusta carica per iniziare una nuova giornata.
Forse perché, se al mattino dalla finestra entrano dei bei raggi di sole, mi viene voglia di andare a correre in bicicletta piuttosto che stare seduto in classe, e se invece sento picchiettare la pioggia sulle persiane mi viene voglia di rimettermi sotto le coperte e riaddormentarmi per un'altra ora. Mi succede sempre così.
Eppure, all'inizio dell'anno scolastico non vedevo l'ora che iniziasse la scuola. Qualche giorno prima avevo comprato il mio primo zaino! Era tutto rosso e nero (come la mia squadra di calcio preferita) uguale all'astuccio e al diario. Ogni giorno chiedevo alla mia mamma:" mi racconti qualcosa della scuola?". E lei non si stancava mai di dirmi quanto poteva essere entusiasmante l'esperienza della prima elementare. Mi diceva che avrei conosciuto tanti compagni nuovi con i quali avrei fatto facilmente amicizia, avrei avuto una maestra buona che avrebbe lasciato pochi compiti per casa e poi, la cosa più bella, avrei fatto delle gite e nell'ora di ginnastica avrei potuto giocare con i miei compagni. Così il primo giorno tutto mi sembrò fantastico. Fui uno dei primi ad arrivare, appena prima che la campanella suonasse, e mi misi seduto in fondo all'aula. La maestra mi voltava le spalle perché era intenta a scrivere il suo nome alla lavagna. Era molto carina, proprio come l'avevo sempre immaginata, con i capelli lunghi e biondi e con i denti bianchi bianchi. Il suo viso chiaro era ricoperto di lentiggini e aveva la passione per i vestiti larghi a fiori. Fin dalla prima volta che chiamò l'appello sbagliò il mio nome. Il mio nome è Michel che si pronuncia MISCEL, ma lei lo disse così come è scritto: MICHEL. Tutti scoppiarono a ridere ed io, sentendo tutti ripetere così tanto il mio nome  diventai rosso come un peperone. Da allora questo nome divenne il mio piccolo tormento giornaliero....
Il mio compagno di banco è un simpatico bambino con un paio di occhiali tondi e delle folte sopracciglia. Si chiama Angelo e parla, parla, parla e non la smette mai. Il primo giorno attirò la mia attenzione con un paio di scarpe azzurre di quelle in cui si accende la luce quando si cammina. Lui iniziò a saltare su se stesso per contare tutte le volte che la luce si accendeva. Sì, perché lui oltre che parlare tanto ha il pregio (difetto, per la maestra) che non riesce mai a stare fermo e seduto. In questo è sempre stato l'opposto di me e forse per questo è diventato da subito il mio migliore amico!!
Ma anche se la gioia di incontrare Angelo , ogni mattina, è grande io però a scuola ...NO-N CI- VO-GLIO-AN-DA-RE!!!! Non perché non mi diverta. La maestra ci fa fare tanti disegni e ci racconta tante storie carine. Una volta mi ha fatto fare il capo classe quando lei si è allontanata per andare a prendere il registro in segreteria. Adesso ho pure imparato le addizioni e le sottrazioni così quando io e i miei genitori siamo in macchina ci divertiamo a fare 3+3 o 2+2 oppure , adesso, anche 10+4-3.....
Forse, è che io non voglio stare seduto tutta la mattina. si, sarà per questo che non ci voglio andare.
La prima volta che ho provato questa sensazione di rifiuto la ricordo bene. Avevo portato a scuola le figurine di calcio perché Angelo voleva regalata quella della Juventus che a me non piace. Alla ricreazione le ho prese tutte dallo zaino senza pensare che avrei attirato tanto l'attenzione dei miei compagni. Tutti hanno iniziato a dire " vediamo, vediamo quante ne hai???" La maestra si è accorta che a causa mia tutti si erano alzati dal proprio banco e per punirmi mi ha tolto le figurine per tutto il giorno. Che tristezza... le guardavo sopra l'armadio dove le aveva messe lei. Dentro di me dicevo " venite qui, venite qui". Speravo di avere i poteri magici per farle volare tutte insieme sul mio banco. Ma restavano immobili, disubbidienti e sorde.
Dall'indomani, io  non volevo più andare a scuola, ero arrabbiato con tutti.

Fino a quando, un giorno, mentre me ne stavo, da solo, seduto sui gradini davanti a casa mia vidi un esserino verde che con due occhi tondi mi guardava fisso. All'inizio pensai: "ma cosa è questa cosa?". Poi, così buffo come era, mi fece ridere da matti e dimenticai tutte le mie paure e le mie domande. Iniziò a saltellare sui miei piedi e a girare su se stesso velocemente. Poi iniziò a fare dei versetti strani con la bocca allungata che mi ricordava quella di mio nonno quando toglie la dentiera. Solo quando allungai la mia mano verso di lui si ritrasse spaventato e si nascose dentro il mio zaino della merenda che avevo dimenticato aperto. "Dove ti sei nascosto? gridavo io. E lui non rispondeva. Quando, impaurito, uscì il corpicino dallo zaino, con le sue sottili unghiette fece dei segni sulla mia gamba che soltanto adesso capisco cosa volessero dire. " / ° ! /  Dopo pochi istanti sulla mia gamba ripeté quei segni " / ° ! /
Non capivo il suo modo di comunicare ma capivo che era tanto spaventato. Decisi di portarlo a casa. Nella mia stanza lui sembrava più tranquillo mentre guardava tutte le mie cose con gli occhioni grandi che spiccavano sul suo faccino. Ogni volta che voleva dirmi qualcosa si avvicinava alla mia gamba e, come la prima volta, scriveva i suoi strani simboli. Capii che se davvero volevo comunicare con lui dovevo imparare a decifrare i suoi segni. Così presi il mio quaderno di italiano che era sul tavolo e iniziai a riprodurre tutti i segni che faceva sulla mia gamba. Quel quaderno, che avevo tanto disprezzato quando facevo i compiti di italiano, adesso era tutto il mio mondo.
In una settimana ero riuscito a decifrare tutti i suoi segni

a  b  c  d  e  f  g  h  i  l  m  n  o  p  q  r  s  t  u  v  z
/   ç  & \  $  4  -  :   ^ = (    )  % "   ò  ! ?  §  °  *  +        

Adesso finalmente potevo comunicare con lui. Divenne il mio più grande amico, insieme ad Angelo, naturalmente.
Al mattino, quando non volevo andare a scuola, solo il pensiero di far passare il tempo per potere tornare a casa a giocare con lui mi rendeva felice e nessuno capiva come mai all'improvviso mi fosse venuta quella gran voglia di finire i compiti velocemente.
Un giorno accadde una cosa strana. Mentre ero in fila con i miei compagni per andare in palestra, per sbaglio, allungando il piede, feci inciampare un mio compagno, proprio quello più scontroso di tutti. Non l'avevo fatto di proposito ma a lui non importava nulla. Si girò di scatto e spingendomi con forza mi gridò queste parole: " ma cosa fai? ma non hai cervello? brutto scemo! " . A causa della sua spinta caddi sulla mia compagna di fila, che era tanto carina. Ritrovarmi tra le sue braccia era stata la cosa più bella di tutta quella brutta giornata. Ero sempre stato troppo timido per parlarle e finalmente adesso avevo avuto l'occasione per dirle una sola parola. Le dissi "scusa" e lei con un bel sorriso affettuoso mi rispose "non ti preoccupare, non mi sono fatta niente". Con il mio compagno, invece, più mi scusavo con parole gentili più lui urlava. Fino a quando la maestra lo allontanò cercando di farlo ragionare.
La cosa strana, di cui vi parlavo, fu che dopo pochi minuti, dopo essere andato nello spogliatoio a cambiarsi, il mio compagno uscì urlando. Diceva di avere visto un piccolo esserino che dopo avere scritto qualcosa sulla sua gamba era scappato via dopo avergli dato un pizzico sulla caviglia. Tutti lo presero in giro per quella descrizione assurda che aveva fatto dell'esserino, non ci credeva nessuno. Solo io sapevo che i segni che aveva sulla caviglia non se li era fatti da solo ma era stato il mio amico esserino a farglieli. Di sicuro voleva dare una piccola lezione a quel bambino cattivo che mi aveva trattato male. Ero curioso di sapere come mai si trovasse a scuola e soprattutto cosa avesse scritto sulla gamba del mio compagno. Al mio rientro a casa trovai il mio amico esserino ad aspettarmi dentro lo zaino . Quando gli chiesi perché quella mattina si trovasse nella mia scuola lui rispose così:

(  ^    /  )  )  %  ^  /  *  %
m i   a n  n  o  i   a  v  o

Infatti il mio piccolo amico iniziava ad essere stufo di stare chiuso tutto il giorno nella mia stanza. E se al mattino io mi disperavo perché non volevo andare a scuola, lui si disperava perché non voleva restare a casa. Mi raccontava che nel suo mondo non c'era bisogno di andare a scuola perché tutti i bambini nascevano sapendo già tutto. Sapevano leggere e scrivere. Dovevano solo socializzare e imparare a rispettare le regole per vivere bene. L'esserino trovava molto strano che, invece noi cuccioli di uomo, dovessimo stare, tanti giorni durante l'anno, seduti ad ascoltare una persona che ci insegnasse le lettere, i numeri.

 & % ( $   4 / ^   /    ) % )  ? / ò $ ! $    = $ - - $ ! $       ( Come fai a non sapere leggere?)            mi chiese un giorno.
Senza provare alcuna vergogna io gli risposi che ero piccolo e ancora dovevo imparare tante cose e per questo andavo a scuola tutte le mattine. Lo dicevo con sicurezza, come se fossi del tutto convinto dell'utilità di andare a scuola. Gli dissi che il mio papà mi ripeteva sempre che solo studiando tanto, un giorno, sarei potuto diventare un uomo colto e avrei potuto trovare un lavoro che mi consentisse di guadagnare tanti soldi. Ma il mio piccolo esserino non capiva questo meccanismo. Nel suo mondo non esistevano i soldi. Ognuno produceva tutto quello di cui aveva bisogno e se qualcuno aveva necessità di qualcosa che non aveva, bastava chiedere a qualcun altro che volentieri gliel'avrebbe regalato. I bambini sapevano fare di tutto: cucinare, costruire e riparare le biciclette con cui circolavano. Sapevano costruire giocattoli con un materiale speciale che si trovava sottoterra. Sembrava fango e invece una volta a contatto con l'aria si asciugava e diventava simile alla plastica. I giocattoli, per questo, erano tutti di un unico colore marroncino. Non esistevano le macchine e anche i più piccoli coltivavano la terra per procurarsi il cibo. I grandi invece costruivano le strade, i ponti, e facevano tutti i lavori più pesanti. Così solo con le loro mani e con la loro esperienza gli esseri del suo mondo, che si chiamava Facilonia, avevano costruito la prima navicella capace di raggiungere i mondi lontani e con quella erano riusciti ad atterrare sulla Terra. I grandi saggi del pianeta di Facilonia, decisero che "Esserino" sarebbe rimasto sulla Terra, per esplorarla. Sarebbe rimasto solo per un mese e poi sarebbero tornati a riprenderlo.
Ora vi spiego perché Esserino voleva andare a scuola.
Lui diceva che per chiunque abiti sul pianeta Terra è difficile vivere se non si è andati a scuola.
Se non si va a scuola, infatti, non si può fare nulla: non si possono usare i soldi perché, non studiando la matematica, non si sanno fare i calcoli per pagare il giusto prezzo delle cose. E senza i soldi, nel nostro difficile mondo in cui i bambini non sanno fare nulla, non si possono avere i giocattoli, le cose da mangiare... E poi come si fa, senza sapere leggere, a sapere chi vende il pane e chi la carne e chi i giocattoli?? E il telefonino? Come si chiamano gli amici se non si conoscono i numeri? e gli sms? senza sapere scrivere, come si inviano? 
Esserino diceva che non sopportava più di camminare per strada senza riconoscere i segnali stradali. Lui non conosceva le strade e non sapendo leggere le vie, aveva rischiato di perdersi già dieci volte. E' per tutto questo che Esserino voleva andare a scuola. E poi aveva fretta di imparare la mia lingua per farsi capire, senza bisogno di scrivere i suoi strani segni.
Insomma, lui voleva andare subito a scuola al posto mio.
Un giorno mi disse che conosceva una formula magica che ci avrebbe consentito di trasformarci ognuno nell'altro. Io sarei diventato piccolo con le sue unghiette appuntite e gli occhioni grandi. Non sarei andato più a scuola e alle 6:30 di ogni mattina avrei potuto spegnere la sveglia e tornare a dormire per tutta la mattina. Esserino, invece, sarebbe diventato uguale a me, con i miei capelli biondi e le mie fossette sulle guance. Si sarebbe alzato presto ogni mattina per andare a scuola e imparare tutto quello che gli serviva per diventare un bambino indipendente come lo sono i bambini del mondo di Facilonia. Era fantastico. Gli dissi subito che ero d'accordo.

Mi scrisse sulla gamba:        -  !  / + ^ $     /  (  ^ &  %

Ed io ero così felice che gli risposi con i suoi simboli, già mi sentivo al suo posto e con tutto il cuore gli scrissi , grande, su un foglio bianco:   § ^       * % - = ^  &       ç  $  )  $

Quella stessa sera, dopo che Esserino pronunciò poche parole, tutto cambiò nella mia vita. Mi ritrovai più basso di almeno 50 cm, al posto dei miei bei capelli avevo una testa liscia e curva che quasi mi faceva impressione toccarla. Esserino , invece, era proprio un bel bambino. Non mi ero mai accorto di essere così carino...... Mentre iniziavo a provare un po' di paura per quell'improvviso cambiamento, mi venne in mente che finalmente avrei potuto fare tutto quello che volevo. Piccolo , come ero, sarei potuto andare dappertutto senza essere visto, non avrei più dovuto ascoltare le prediche della mia mamma che ogni pomeriggio mi ripete che devo studiare e ogni sera mi ripete che devo lavarmi bene i denti.... Poi non avrei dovuto più ascoltare i rimproveri della mia maestra perché non scrivo bene e mi giro sempre a chiacchierare con Angelo e poi potevo subito recuperare le mie figurine che ancora erano rimaste impolverate sull'armadio della maestra.
Ma la mia gioia durò molto poco. Pensavo solo alle cose noiose che non avrei dovuto più fare ma non pensavo a tutte le cose entusiasmanti che avrei voluto continuare a fare e non potevo più.
Dopo avere dormito per due giorni interi inizia ad annoiarmi davvero. Mi mancava Angelo. La mia squadra di calcio, senza di me, aveva iniziato a perdere tutte le partite. E come se non bastasse Esserino ogni sera tornava a casa e mi raccontava tutto quello che aveva fatto durante il giorno. Lui era meno timido di me. Era abituato, nel mondo di Facilonia, a fare di tutto e quindi a scuola sapeva fare di tutto.
Il giorno in cui invitò la mia compagna più graziosa a casa per fare insieme i compiti fu il giorno più brutto della mia vita. Non potevo farmi vedere. E lei era così carina. Dopo pochi minuti arrivò anche Angelo. Rideva e scherzava con Esserino convinto che fosse il suo amico del cuore. Mi venne da piangere ma le lacrime, in questo corpo stupido che mi ricopriva neanche volevano uscire. Volevo battere i pugni a terra, come facevo quando ero nervoso, ma quelle unghiette fastidiose che avevo mi impedivano di farlo. Disperato scappai fuori casa e per i giorni successivi non feci altro che camminare avanti e indietro da casa a scuola e da scuola a casa.
Un giorno, grigio e piovoso, così tanto buio che mi rendeva ancora più malinconico, vidi scendere dall'alto, attraverso le nuvole, una grande navicella rotonda. Dal finestrino principale, che sembrava un occhio intento ad osservarmi, vedevo un esserino, proprio uguale me, ovvero al mio amico Esserino. Capii che doveva essere trascorso il termine della sua permanenza sulla Terra ed erano venuti a prenderlo. Ero impietrito dalla paura. Come avrei fatto a spiegare che non ero un abitante del pianeta di Facilonia? E mentre pensavo questo, una luce accecante mi illuminò e come per magia fui attirato verso l'alto e in pochi secondi mi ritrovai dentro la navicella.
Piangevo senza lacrime. E per la prima volta, dopo tanto tempo, pensavo che
VOLEVO-ANDARE-A SCUOLA!!!!!

















mercoledì 3 aprile 2013

INDOVINA INDOVINELLO................

In questo blog dedicato ai ragazzi non poteva mancare lo spazio per gli indovinelli...

Ho deciso di iniziare un game a punti: ogni settimana scriverò un indovinello e chi risponderà per primo avrà 1 punto. Saranno 2 punti se chi risponderà sarà un nuovo lettore, iscritto da non più di una settimana!!!
Chi per primo arriverà a 10  potrà scegliere un fantastico premio!!!!! E ora...... vinca il migliore, o il più veloce....


Iniziamo con questo:

In un campo di calcio durante lo svolgimento di un campionato scolastico un bambino chiede al compagno di squadra: "perché mentre giochi parli al cellulare?" . Il compagno gli risponde " perché qui............................"

Completate voi la frase nel commento........................ e ricordate: i punti andranno al più veloce.....!!!!!!!!!!!!!!



GRADUATORIA AL 12 APRILE 2013 DOPO AVERE LETTO I VOSTRI COMMENTI:


1 PUNTO  ALESSANDRA
1 PUNTO GRETA


CI RITROVIAMO  VENERDI 19 APRILE PER IL PROSSIMO INDOVINELLO!!!!!




DOMENICA 21 APRILE

CIAO A TUTTI, ECCOMI DI NUOVO QUI PER PROPORVI L'INDOVINELLO DELLA SETTIMANA. ANZI, QUESTA VOLTA, SARANNO TRE. COSI' AVRETE UN PO' TUTTI LA POSSIBILITA' DI INDOVINARNE UNO!!!!!


1) QUAL E' IL COLMO PER UN PIZZAIOLO?????

2) QUAL  E' IL COLMO PER UN PROFESSORE DI MATEMATICA????

3) QUAL  E' IL COLMO PER UN MEDICO??????

COME AL SOLITO VI AUGURO BUON DIVERTIMENTO!!!!!!!!!


SABATO 18 MAGGIO

Qual è il colmo per un gioielliere???


REBUS:  


A CHI ANDRANNO I PROSSIMI PUNTI????????

UN BACIO A TUTTE/I

martedì 2 aprile 2013

Disegni da stampare e colorare



Ciao amiche mie, ho voluto inserire un link con qualche disegno da stampare e colorare!!! Chissà che stanche di scrivere e inventare storie non vi possiate rilassare colorando qualche immagine!!!!
Magari mentre colorate vi viene in mente qualche nuova avventura...
Kiss




Per scegliere le immagini da colorare clicca sul link qui sotto:

http://it.bing.com/images/search?q=immagini+da+stampare+e+colorare&qpvt=immagini+da+stampare+e+colorare&FORM=IGRE


oppure su questo:

http://www.filastrocche.it/feste/disegni-da-colorare-per-le-vacanze-con-i-cuccioli/

domenica 17 marzo 2013

L'angolo della posta

Amico di Grumo Appula, che ci "leggi" spesso... perché non diventi un lettore fisso e iniziamo a scrivere un racconto insieme?, magari quello sui cani  o una storia nuova.

CORAGGIO.... scrivere aiuta la mente a rilassarsi e a svagarsi!!!!!!!!!

A proposito volevo chiedere l'aiuto di tutti voi: sto scrivendo il racconto del bambino che non vuole andare a scuola. Mi servono alcune idee.... perché ognuno di voi non mi scrive qualche esperienza buffa o triste che ha vissuto a scuola??? Così, mi verrà più facile scrivere e finire il mio racconto!!! grazie!!!

Le storie del cane e dell'armadio

Ciao a tutti!!!! Da un po' non aggiungevo qualcosa di nuovo perché ho avuto qualche problema con il pc....Ma ora che ho risolto voglio subito proporre un gioco che potrebbe piacere a tutti:

Inventiamo tante storie partendo da due sole parole:   

CANE ( colgo l'occasione per inserire la foto della nostra nuova cagnolina Marley, trovata e adottata subito!)

ARMADIO (non ho la foto dell'armadio...)

Divertitevi voi a creare qualcosa di originale, una storia pazza, o una storia triste, o una storia paurosa secondo il genere che preferite!!!!!!!
Per questo gioco mi sono ispirata al libro di Gianni Rodari, "grammatica della fantasia", dove una bimba ha deciso di iniziare così la sua storia fantastica partendo dalle due parole che ho proposto anche a voi:

Un cane passa per la strada con un armadio sulla groppa. E' la sua cuccia, cosa ci volete fare. Se la

porta sempre dietro, come fa la chiocciola con il suo guscio..........................

Adesso, provateci voi. Cominciate con il creare un rapporto tra le due parole, per esempio collegandole tra loro con una preposizione:

il cane con l'armadio
l'armadio del cane
il cane sull'armadio
il cane nell'armadio
eccetera

Vi auguro buon divertimento!!! E ricordate che con le vostre storie ci divertiremo anche noi lettori........

kiss

martedì 12 marzo 2013

I LIBRI PER GRETA E MARTA

All'interno del blog spesso le cose che scrivo si perdono e difficilmente chi entra le vede. Devo tornare a usare "l'angolo della posta" pr i messaggi diretti che voglio darvi. Adesso ho creato questo post solo per dire a Marta che il suo libro l'aspetta (vieni a trovarmi al più presto che te lo do) e a Greta di darmi il titolo del libro che vuole regalato.
buona serata a tutti
kiss

domenica 10 marzo 2013

IL BENE E IL MALE

Buongiorno a tutti!!!!!!! Oggi è una bella giornata, finalmente splende il sole e mi sento positiva. Ho deciso di mettere un punto definitivo alla stesura del mio "raccontino". Adesso sarete voi i miei occhi critici e, per fortuna, tutto si può migliorare. Quindi aspetto i vostri commenti che poi mi aiuteranno a sistemare tutto quello che non va......
Grazie, comunque per il tempo che dedicherete alla sua lettura.
Kiss





Un giorno, tanto tempo fa in una casetta di gente povera nacque una bellissima bambina. Si diceva che, in quella nazione, fosse la bambina più bella tra quelle nate negli ultimi anni. Le fu dato nome Aglaya, che nell'antica Grecia significava Bellezza.
Un giorno, passando per caso di lì, un viandante gobbo e basso sentì parlare della rara bellezza della creatura appena nata. Decise che avrebbe rapito la fanciulla per chiedere in cambio della sua vita un sacco pieno di oro.
Una notte, la giovane, all'età di diciassette anni, fece un sogno sconvolgente. Sognò proprio quell' uomo basso e gobbo che la portava nel suo castello di paura. Era un castello vecchio e cadente, costruito sulla cima di una montagna. Era di un colore grigio scuro che sembrava quasi nero, ricoperto di radici e piante rampicanti e si vedevano ragnatele giganti alle finestre che impedivano di scoprire cosa ci fosse all'interno. In cielo vi erano nuvole scure che rendevano ancora più tetro il paesaggio. E, infine, c'erano quattro aquile, anch'esse nere, che volteggiavano intorno alla punta del castello.
Improvvisamente, in sogno, apparve una fatina. Era così dolce che non sembrava vera in mezzo a quello scenario tanto pauroso. La fatina disse alla fanciulla le seguenti parole:

NEL GIORNO IN CUI LA LUNA SARA' PIENA
TI DOVRAI GUARDARE DA UNA GOBBA SCHIENA

SE VORRAI SALVA LA TUA VITA
COL MANTELLO D'ORO DOVRAI ESSER VESTITA

MA SOLO SE L'AMORE CON TE PORTERAI
TU PER SEMPRE SALVA SARAI..


La povera Aglaya si svegliò di soprassalto, sudata e impaurita, certa che si trattasse di un sogno premonitore . Era ancora notte. Si affacciò alla finestra per prendere un pò d'aria e vide che alla luna mancava solo un piccolo spicchio per essere piena. Aveva, quindi, solo due giorni per trovare un mantello d'oro e un pò d'amore per affrontare il gobbo e salvarsi per sempre.
Al mattino presto iniziò a cercare qualcuno in città che potesse aiutarla a tessere l'abito d'oro nel più breve tempo possibile. Si recò dal sarto più conosciuto e più fornito della città. Dopo aver sentito tutta la storia, il sarto le rispose, "mi dispiace mia dolce Aglaya, ma sfortunatamente ho appena finito tutta la stoffa d'oro. L'ho utilizzata per cucire il drappo per la carrozza del sovrano del piccolo e ricco regno di Chissadove. Se solo tu fossi arrivata ieri..... avrei, certamente, fatto attendere il sovrano! Ma se tu sarai tanto resistente da recarti nel vicino paese di Malosso troverai un abile sarto che in breve cucirà il mantello per te. Ma corri, piccola, vai! Il tempo ti è nemico". La giovane corse a perdifiato per raggiungere il posto indicatole ma appena arrivò ebbe un'altra delusione. Il sarto le raccontò come, per effetto di uno strano sortilegio, non appena ebbe completato la preziosa coperta d'oro ordinata per la figlia dei sovrani del regno di Nonsodove, al suo unico ago si ruppe la punta e divenne inutilizzabile. "Bisogna aspettare qualche giorno per riaverne un altro perchè  non è facile trovare un ago capace di tessere i sottili fili d'oro. Bisogna farlo arrivare da un'altra città". Così le aveva detto il sarto, ma la fanciulla aveva sempre meno tempo.
Quella sera si chiuse nella sua stanzetta e iniziò a piangere disperata. "Come posso portare al castello un mantello d'oro se non possiedo ancora neanche un filo d'oro e neanche un ago adatto a tesserlo?" Alla fine con tutto il coraggio che aveva in sè, decise che sarebbe andata in cima al castello da sola e avrebbe affrontato l'uomo gobbo, anche senza mantello.
Iniziò subito a camminare nella notte finchè, percorsi solo pochi metri, si accorse chiaramente della presenza di un fanciullo sdraiato sul prato, lungo il ruscello, che suonava una dolce e triste melodia con la sua armonica. Il giovane le raccontò la sua triste storia: innamorato di una bella ragazza, assistette al suo rapimento ad opera di un uomo gobbo e basso che la portò nel suo nero castello. La famiglia della bella ragazza era troppo povera per potere pagare quanto il gobbo chiedeva in cambio della sua liberazione. Così la ragazza fu per sempre trasformata in un'aquila nera destinata a passare tutta la vita a svolazzare intorno al castello. "Questo sarà il tuo triste destino, mia cara Aglaya, a meno che.....". "A meno che? gli rispose la dolce fanciulla con gli occhi sgranati per la curiosità. "Un giorno- disse il ragazzo- ho sentito dire che esiste una fatina in grado di aiutare a spezzare l'incantesimo che imprigiona le povere fanciulle rapite. Ma nessuno ha mai avuto modo di vedere la fatina, nè ha avuto modo di parlarle. Nessuno sa dove si trovi.".
Ma Aglaya l'aveva vista. Almeno una volta, nel suo sogno premonitore. "Lei ha parlato con me" disse Aglaya, "mi ha chiesto di recarmi al castello con un mantello d'oro e un pò d'amore".
Il giovane rimase più disperato di prima a quella notizia: non avrebbero mai trovato un mantello d'oro. E poi, anche l'amore, come si fa a portare con sè un sacco pieno di amore??
Pensando e ripensando ad una soluzione i due ragazzi crollarono in un sonno profondo, turbato da strani incubi pieni di streghe, e fantasmi.
In sogno apparve nuovamente ad Aglaya la fatina che già conosceva. "Aglaya -le disse- non devi essere tanto preoccupata per quanto ti ho confidato. Sono sicura che tu mi potrai aiutare". Le disse che contava su di lei per interrompere il malvagio incantesimo fatto sul gobbo e le confidò tutta la verità. In realtà, lui, in passato non era un uomo cattivo ma lo era diventato per effetto di un incantesimo. La dolce fatina iniziò a raccontare di quando, giovane, bello e profondamente innamorato di lei il giovane fu trasformato in un brutto uomo gobbo e basso da un egoista rivale in amore che lo trasformò al solo scopo di impossessarsi della sua amata.
Durante una notte più buia delle altre, mentre un violento temporale turbava i sonni del ragazzo, il cattivo rivale si introdusse nella sua camera e durante il sonno gli trasformò il volto e rese il suo corpo irriconoscibile. Il giovane, al suo risveglio stentava a credere che fosse proprio sua l'immagine riflessa nel suo specchio tanto che, preso dalla disperazione, fuggì lontano dove nessuno avrebbe più potuto trovarlo lasciando all'amata una lettera per spiegarle quanto accaduto.
Nel frattempo il malvagio rivale, dopo avere così allontanato i due giovani innamorati, si era presentato a lei offrendole in dono qualche potere magico al fine di farle più facilmente dimenticare il suo amato. Lei non era una stupida che si lasciava incantare da queste cose, ma ormai era troppo tardi. Lei aveva preso le sembianze di una dolce fatina, bionda e vestita con un bell'abito di raso viola mentre il suo fidanzato,  imprigionato in un corpo orrendo, era scomparso.
Nel frattempo, il povero uomo rimasto solo pensò che se avesse accumulato tanta ricchezza avrebbe potuto darla in dono al suo rivale nella speranza che questi, in cambio, annullasse l'incantesimo. Decise, allora, di rapire le ragazze più belle che incontrava lungo la sua strada e di chiedere in cambio della loro liberazione sacchi pieni d'oro.
Solo la fatina, origliando nascostamente, venne a sapere che se, insieme all'oro, il gobbo avesse avuto in dono anche l'amore, l'incantesimo si sarebbe annullato da solo, senza bisogno dell'intervento del malvagio che l'aveva operato. Più volte, la fatina aveva tentato di mettere in guardia le altre ragazze, prima che venissero rapite,  ma queste non erano state tanto tenaci nel cercare l'oro e l'amore necessari. "Ecco perchè adesso ho bisogno di te" disse alla ragazza pallida in volto. "Devi avere coraggio perchè anche il tuo destino, in questo momento, dipende solo da te".
Queste parole diedero ad Aglaya una nuova spinta. Trovò il coraggio misto all'orgoglio di potere dimostrare di essere capace di svolgere quel compito tanto importante. Aglaya doveva darsi da fare per un giorno ancora,  trovare il mantello d'oro e l'amore. Se non li avesse trovati la fatina avrebbe dovuto aspettare un'altra notte di luna piena ma a quel punto Aglaya sarebbe stata già trasformata in aquila nera e per lei sarebbe stata la fine.
Appena, al mattino, Aglaya si svegliò raccontò quanto sognato al suo nuovo amico. Pieni di nuova speranza i due ragazzi iniziarono a cercare dappertutto. Bussarono nelle case della loro città ma l'oro era così prezioso che nessuno voleva privarsene regalandolo a due ragazzini sconosciuti. La risposta era sempre la stessa: "non abbiamo oro, e anche se l'avessimo non lo daremmo certo a voi". Le ore passavano fino a quando, stanchi e con i piedi doloranti, i ragazzi si sedettero sui gradini della piazza della cittadina dove vivevano per pensare ancora un pò. Ecco che, improvvisamente, udirono suoni come di tamburi lontani e tanta gente iniziò a radunarsi nella piazza piena di gioia.
I ragazzi vennero a sapere che stava arrivando la famiglia reale del paese di Chissadove al completo. Venivano in visita nella città, con la loro carrozza d'oro, per ringraziare di persona il sarto che con tanta pazienza aveva realizzato il drappo in oro che la ricopriva. Infatti dopo pochi minuti, da lontano, si vide arrivare quella fastosa carrozza. Il sarto, sorridente, se ne stava seduto alla sua guida insieme ai sovrani e tra le sue mani teneva una teca in vetro ricevuta in dono. All'interno splendeva un meraviglioso ago d'oro con un gomitolo di filo d'oro. Con questi,dopo la festa, il brav'uomo realizzò il mantello alla cara ragazza.
Quando ancora mancavano poche ore perchè la luna tramontasse i ragazzi decisero di salire insieme fino in cima al castello per cercare di rompere quel maledetto incantesimo anche con il solo mantello d'oro appena confezionato. Speravano che quello fosse sufficiente. Dopotutto, era impossibile trovare una polvere, o qualcosa di simile, sotto la cui forma trasportare un pò d'amore.
Arrivati in cima, nella stanza al piano più alto del castello, videro una lucina accesa e lì entrarono, silenziosamente, per sorprendere il gobbo. Questi non appena vide quel mantello luccicante, rimase sconvolto e una lacrima scese sul suo viso. Nel suo cuore quella gran quantità di oro significava una speranza per ottenere la libertà. Già nella sua triste mente immaginava di offrire tutto quell'oro al malvagio rivale che l'avrebbe, finalmente,  liberato. O almeno questo egli sperava. Ma sentiva di non essere del tutto felice. Qualcosa gli mancava ancora.
Fino a quando, all'improvviso, sul davanzale della finestra apparve una delle aquile che Aglaya, nel suo sogno, aveva osservato mentre svolazzava in cielo. Fu un secondo, quello in cui lo sguardo del ragazzo che accompagnava Aglaya, incontrò gli occhi dell'aquila. Il ragazzo riconobbe in quegli occhi qualcosa di familiare. In quello stesso secondo l'aquila iniziò a perdere il suo aspetto animale, le sue piume si ritirarono e i suoi occhi ritrovarono quel colore chiaro che il giovane ricordava nella sua fidanzata rapita. Anche il gobbo iniziò a trasformarsi nell'aspetto e i suoi lineamenti si distesero fino a raggiungere la bellezza di una volta. L'amore che i ragazzi non erano riusciti a trovare materialmente in realtà era nascosto nel cuore del giovane ragazzo innamorato della fanciulla rapita e il loro incontro bastò a rompere l'incantesimo.
A distanza anche la fatina vide i suoi biondi capelli cambiare colore e tornare al loro colore castano originario. Capì che qualcosa era accaduto, lassù, nel castello. In quel momento il castello iniziò a sbriciolarsi e le nubi nere iniziarono a diradarsi. Sulla collinetta che una volta era stata un' alta montagna colei che era stata fatina vide un gruppo di persone correre più veloci del vento. Riconobbe il suo amato: la sua agilità e la sua bellezza erano quelli di una volta.
Mentre pensava a questo, all'orizzonte, apparve il primo sole. La luna lentamente spariva e la notte lasciava il posto al giorno più bello della sua vita.

martedì 5 marzo 2013

Partecipiamo anche noi???????

Ciao ragazze, in uno dei pochi blog che seguo ho trovato questo "concorso a premi" in occasione del II compleanno del blog.... si tratta semplicemente di inventare una frase scritta di proprio pugno o una citazione famosa che rispecchi il significato di Destino.....
verrà premiata la più bella!!!!!!!!!
ci proviamo.???????... abbiamo tempo fino al 30 marzo... vediamo se ci viene in mente qualche idea!!!!!!!

Stavolta chiedo l'aiuto anche alle nostre amiche più "grandi" del blog... che con l'occasione saluto e ringrazio per essersi iscritte!!!un bacio a Silvia e a Lilia!!!!!!!!!


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sabato 2 marzo 2013

IL LEGNO NEL CAMINO

IN UN PICCOLO CAMINO,
VIVEVA UN BASTONCINO

ERA FATTO DI LEGNO
E DEL FUOCO ERA AMICO.

MENTRE IL FUOCO LO FRIGGEVA
IL BASTONCINO PIANGEVA!

inventata da martina a 6 anni.... anche se la rima non è perfetta non ho voluto cambiarla.... mi piace così... BRAVA MARTY

giovedì 28 febbraio 2013

IL TESTO INFORMATIVO DI GRETA

Ciao Greta. Sicura che almeno due adesioni le avrai, ho deciso di dedicarti questo post.
Qui leggeremo il testo che hai scritto ieri!!!
ciao Baci


domenica 24 febbraio 2013

PAROLE, PAROLE, PAROLE.....

CIAO RAGAZZE, ho voluto dar seguito all'idea di Marta di creare un post dove raccogliere frasi celebri legate al mondo della scrittura che poi è proprio quello che accomuna tutti noi. L'ho voluto fare proprio adesso , in occasione dell'800-esimo accesso al nostro blog, cogliendo l'occasione per ringraziare tutti coloro che, per sbaglio o di proposito, sono entrati a curiosare in questa nostra  creazione.
Nessuno di voi mi ha dato altre idee sul titolo così, intanto, ho inserito il primo che è venuto in mente a me. Sappiate, però, che appena una di voi mi darà un'alternativa lo modificherò subito ... Quindi date spazio alla vostra fantasia e proponete..... Di seguito la prima frase che ho trovato su internet e che mi è sembrata molto adatta al nostro blog...
BUON DIVERTIMENTO, come sempre.
KISS


Un bambino che legge, mette le ali ai piedi. Un bambino che legge non ha bisogno che qualcuno lo tenga per mano, andrà lontano con la consapevolezza.
( Barbara & Sofia ©)


Ho capito che i libri non sono mai finiti, che è possibile per alcune storie continuare a scriversi senza il loro autore
Paul Auster, scrittore

Bisogna il più possibile scrivere come si parla,
Charles Augustin Sainte-Beuve, critico letterario francese

Una persona è un poeta se le difficoltà insite nella sua arte gli suggeriscono delle idee. Se invece lo privano di idee, allora vuol dire che non è un poeta,
Paul Valéry, scrittore

E allora tu, giovane scrittore, hai qualcosa da dire o credi soltanto di aver qualcosa da dire? Se ce l’hai, nulla potrà impedirti di dirlo. Se sei in grado di pensare cose che al mondo piacerebbe sentire, la forma stessa del pensiero già ne è l’espressione. Se pensi con chiarezza, scriverai con chiarezza; se i tuoi pensieri sono meritevoli, altrettanto meritevole sarà la tua scrittura.
Jack London, scrittore

sabato 16 febbraio 2013

LIGHT UP

Questa sera dopo avere messo il pigiamino, prima di addormentarvi guardate questo cortometraggio......... chissà se di notte sognerete un mondo stellato!!!!!!
kiss


http://vimeo.com/28451748

Un bambino che ama leggere sarà un adulto più felice

Brave ragazze che siete membri del "club": ecco il modo per crescere felici!!!! Leggete questo articolo che ho trovato su internet:

http://www.nostrofiglio.it/bambino-3-6-anni/psicologia-educazione/Un_bambino_che_ama_leggere_sara_un_adulto_piu_felice.html

L'ANGOLO DELLA POSTA

Ciao amiche,ho pensato di creare questo piccolo spazio per la nostra corrispondenza!!!!! Così quando vogliamo solo chiacchierare non dobbiamo farlo nei commenti delle varie storie.......
Mi raccomando scrivetemi.. vi aspetto con ansia!!!!!
kiss

Benvenuta Marta!!!!!!

Questa mattina ho avuto la bellissima sorpresa di trovare un nuovo membro nel nostro "club"....
Benvenuta a Marta che , se si è iscritta, deve essere un'altra piccola appassionata di racconti, letture e storie...!!!!!!
Allora Marta, troverai nel blog tante storie iniziate alle quali potrai aggiungere dei "pezzi" nuovi scrivendo nel commento.
Se vuoi potrai anche scrivere qualche storia o favola di quelle già conosciute, magari cambiando qualche particolare per dare un finale diverso....
Quello che dobbiamo fare è divertirci da matti inventando personaggi strani o storie assurde o anche semplicemente scrivendo quei piccoli racconti che tante volte abbiamo scritto su un quaderno e poi l'abbiamo abbandonato in un cassetto....!!!!!!
BUON DIVERTIMENTO!!!!!

giovedì 14 febbraio 2013

La storia di Greta

Benvenuta Greta!!!!!

Ciao Greta!!!!! Io e Alessandra siamo felici di averti come nuovo membro del nostro club!!!!!!!
Adesso dobbiamo iniziare  a divertirci insieme scrivendo la prima storia .... proviamoci! Poi coinvolgiamo anche la nostra amica Sissy e alla fine pubblicheremo la nostra prima storia scritta insieme.
Sappiamo che ti piace leggere quindi certamente avrai una grande immaginazione. Sarai abituata a volare, con la tua mente, in mondi fantastici pieni di personaggi strani, personaggi buoni, cattivi, streghe, bambini, cavalieri, animali......
Abbiamo avuto un'idea: noi diamo solo un titolo al nostro racconto e tu ne inserirai nel commento la prima parte . Poi noi continueremo....
In bocca al lupo.......
kiss

lunedì 11 febbraio 2013

LA SIRENA E IL SUB

C'era una volta un sub che lavorava per un signore ghiotto di pesce,ed era obbligato a pescare proprio per lui In realtà lui non voleva fare quel lavoro,ma voleva fare il pizzaiolo.
Un giorno andò nel profondo del mare e vide, dietro uno scoglio, la punta di una coda,lui,piano piano, con il fucile si avvicinò, ma proprio quando stava per sparare, quello strano pesce si girò e il sub rimase incantato dal volto del pesce: era una sirena.
Il sub svenne, allora la sirena lo prese e lo portò in riva. Quando il sub si risvegliò si trovò in un posto stupendo. Era una grande bolla trasparente e dentro di essa riusciva pure a respirare. Da dentro quella bolla riusciva a vedere un mondo fantastico, fatto di pesci, coralli, alghe fosforescenti, conchiglie dalle mille forme. Tante volte fu tentato di toccare quelle conchiglie e quei coralli ma la bolla era impenetrabile. Iniziò ad avere paura. Chi mai poteva averlo chiuso là dentro e con quale scopo??




CONTINUATE VOI!

ALESSANDRA E I SUOI AMICI

C'ERA UNA VOLTA UN GRUPPO DI AMICI CHE VIVEVANO NELLA STESSA STRADA... CONTINUATE VOI LA STORIA CON I COMMENTI!

SAN VALENTINO E I COLOMBI

CIAO LETTORI PICCOLI E GRANDI....
SI', perchè S. Valentino è la festa di tutti gli innamorati grandi e piccini!!! E' la festa dei bambini innamorati di mamma e papà, è la festa dei giovani che regalano fiori alle loro amate, è la festa dei nonni innamorati che si stringono le mani guardandosi negli occhi..... Mi sono chiesta chi era veramente San Valentino e da una breve ricerca su internet ho scoperto che sono molte le leggende entrate a far parte della cultura popolare, su episodi riguardanti la vita di san Valentino:
Una di esse narra che Valentino, graziato ed "affidato" ad una nobile famiglia, compì il miracolo di ridare la vista alla figlia cieca del suo "carceriere": Valentino, quando stava per essere decapitato, teneramente legato alla giovane, la salutò con un messaggio d'addio che si chiudeva con le parole: «...dal tuo Valentino...». Un'altra, di origine statunitense, narra come un giorno il vescovo, passeggiando, vide due giovani che stavano litigando ed andò loro incontro porgendo una rosa e invitandoli a tenerla unita nelle loro mani: i giovani si allontanarono riconciliati.[10] Un'altra versione di questa storia narra che il santo sia riuscito ad ispirare amore ai due giovani facendo volare intorno a loro numerose coppie di piccioni che si scambiavano dolci gesti d'affetto; da questo episodio si crede possa derivare anche la diffusione dell'espressione piccioncini. Secondo un altro racconto, Valentino, già vescovo di Terni, unì in matrimonio la giovane cristiana Serapia e il centurione romano Sabino: l'unione era ostacolata dai genitori di lei ma, vinta la resistenza di questi, si scoprì che la giovane era gravemente malata. Il centurione chiamò Valentino al capezzale della giovane morente e gli chiese di non essere mai più separato dall'amata: il santo vescovo lo battezzò e quindi lo unì in matrimonio a Serapia, dopo di che morirono entrambi.[10] A ME E' PIACIUTA DI PIU' QUESTA
Leggenda dei Colombini Il sacerdote Valentino possedeva un grande giardino che nelle ore libere dall'apostolato coltivava con le proprie mani. Tutti i giorni permetteva ai bambini di giocare nel suo giardino, raccomandando che non avessero fatto danni, perché poi la sera avrebbe egli regalato a ciascuno un fiore da portare a casa. Un giorno, però, vennero dei soldati e imprigionarono Valentino perchè il re lo aveva condannato al carcere a vita. I bambini piansero tanto. Valentino, stando in carcere pensava a loro, e al fatto che non avrebbero più avuto un luogo sicuro dove giocare. Ci pensò il Signore. Fece fuggire dalla gabbia del distratto custode due dei piccioni viaggiatori che Valentino teneva in giardino. Questi piccioni, guidati da un misterioso istinto, trovarono il carcere dove stava chiuso il loro santo padrone. Si posarono sulle sbarre della sua finestra e presero a tubare fortemente. Valentino li riconobbe, li prese e li accarezzò. Poi legò al collo di uno un sacchetto fatto a cuoricino con dentro un biglietto, ed al collo dell'altro legò una chiavetta. Quando i due piccioni fecero ritorno furono accolti con grande gioia. Le persone si accorsero di quello che portavano e riconobbero subito la chiavetta: era quella del giardino di Valentino. I bambini ed i loro familiari si trovavano fuori del giardino quando il custode lesse il contenuto del bigliettino. C'era scritto: "A tutti i bambini che amo dal vostro Valentino".
SE ANCHE VOI CONOSCETE QUALCHE STORIA CHE RIGUARDA QUESTA FESTA SCRIVETELA PERCHE' A TUTTI INTERESSANO LE STORIE D'AMORE!!! AUGURI A TUTTI, GRANDI E PICCINI.......

martedì 22 gennaio 2013

LA LEGGENDA DELLA LUNA PIENA

In una bella serata estiva, tanto tempo fa, in cielo splendeva una sottile falce di luna, che si affacciava fra le nuvole. Un lupo, seduto sulla cima di un monte, ululava senza sosta. I suoi ululati erano lunghi, ripetuti e disperati. La luna, la regina d’argento della notte, ne fu infastidita e gli chiese perché si lamentasse tanto. Il lupo rispose che aveva perso uno dei suoi cuccioli e che ormai disperava di trovarlo. La regina della notte, dispiaciuta e desiderosa di aiutarlo, pensò di illuminare tutta la montagna per far sì che il lupacchiotto trovasse la via del ritorno. Così si gonfiò tanto da diventare un disco grande e luminoso. A quel punto il lupo ritrovò il suo cucciolo, tremante di freddo e di paura, sull’orlo di un precipizio. Lo afferrò in tempo, lo strinse forte, lo rincuorò e ringraziò infinitamente la luna. Poi se ne andò col figlioletto, allontanandosi tra la vegetazione. Le fate dei boschi, commosse. Decisero di fare un bellissimo regalo: una volta al mese la luna sarebbe diventata un globo di luce grande e luminoso, visibile a tutti, in modo che tutti i cuccioli del mondo potessero ammirarla in tutto il suo splendore. Da allora, una volta al mese i lupi ululano festosi alla luna piena.

martedì 1 gennaio 2013

SCIOGLILINGUA SICILIANI

Cu lu tuppu un t'appi,senza tuppu t'appi,cu lu tuppu o senza tuppu,basta chi t'appi e comu t'appi t'appi.





C'era na vota un re befè viscuottu e minè,c'avia na figghia befigghia viscuottu e minigghia;sta figghia befigghia viscuottu e minigghia,avia n'aceddhu befeddhu viscuottu e mineddhu;st'aceddhu befeddhu viscuottu e mineddhu un jornu vulò pi li campagni befagni viscuotti e minagni. U re befè , viscuotto e minè iccò u bannu: - A cu trova l'aceddhu befeddhu viscuottu e mineddhu,ci rugnu a me figghia befigghia viscuottu e minigghia! Passò un tignusu bafusu viscuottu e minusu e ci rissi: - Maestà aceddhu è cca! - "Vattinni tignusu bafusu viscuottu e minusu,vasinnò cu un cavuciu ti fazzu vulari rintra un pirtusu."