MESSAGGIO PER I MIEI PICCOLI LETTORI


MESSAGGIO PER I MIEI PICCOLI LETTORI:

Credo che il talento sia in ognuno di noi, bisogna saperlo svegliare, riconoscere ed educare. Nessuno nasce artista, nel senso classico del termine, ma tutti abbiamo qualcosa da raccontare e una personale sensibilità che è indispensabile coltivare fin da piccoli. Il segreto per divertirsi è tirare fuori un pò di coraggio e non essere troppo severi con se stessi.
FIDATEVI!!!!


sabato 24 novembre 2012

i tre pinguini

c' era una volta,al polo nord,li' dove fa tanto freddo,una famiglia di pinguini composta da:mamma,papà e il loro adorato figlio che si chiamava Luca.
un giorno questa famiglia si accorse che faceva molto più caldo del solito e che i ghiacciai si stavano sciogliendo. Passarono due giorni e a un certo punto,mentre il piccolo Luca giocava,i ghiacciai si staccarono gli uni dagli altri e Luca rimase da solo.
A quel punto la  mamma e il papà, si tuffarono in acqua e nuotarono fino al piccolo Luca.
salirono sul blocco di ghiaccio dove c' era lui e lo salvarono,allora Luca li rigraziò infinitamente e vissero felici e contenti


scritta da Alessandra anni 8

la casa sul lago

Era quasi l'alba, il sole sorgeva timido da dietro la montagna e lei dormiva. Io ero uscito presto quella mattina , la sveglia aveva interrotto uno di quei sogni che facevo di frequente da quando ci eravamo trasferiti nella piccola casa sul lago. Sognavo una grande distesa di acqua, acqua limpida, acqua fresca, io nuotavo come se volessi raggiungere il punto più profondo , lì dove i colori diventano più opachi.... ma mai riuscivo ad andare oltre: era come se il mio inconscio si rifiutasse di portarmi oltre...
Fin da piccolo mi cimentavo nell'interpretazione dei sogni e mi era chiaro come, oggi, tutta quell'acqua calma, non poteva che essere espressione della nuova serenità raggiunta nella mia vita.

Di quel giorno, ricordo che tutto intorno era silenzio, era il silenzio della natura, interrotto solo dallo scivolare dell'acqua al mio passaggio e da un'eco lontana di qualche uccello. Ormai riconoscevo ogni singolo suono di quei luoghi e ogni mattina era così rilassante tornare in quei luoghi che per nulla al mondo vi avrei più potuto rinunciare.
Avanzavo lentamente, godendo quella sensazione di pace e di benessere che da tanto tempo avevo dimenticato e sorridevo a quello spettacolo che mi abbracciava. E continuavo a pensare a lei, a Marta.
La nostra storia era iniziata dieci anni prima e credo di poter dire che questi ultimi dieci anni siano stati i più intensi della vita.

E ADESSO CONTINUATE VOI.........

scritta da laura

21 novembre 2012: festa degli alberi

L'albero per un uccello
è come la casa per il bambino.
Una specie di palazzo
pieno di inquilini
ma al posto della gente
ci sono gli uccellini.
L'albero per il bambino
è come un grande e verde ombrello
un amico generoso che gli regala tutto
l'aria pura, l'ombra fresca, il fiore, la foglia, il frutto
e in cambio non chiede di niente.